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Il convento dei Domenicani

Nel 1480 un monaco domenicano tenne in Ottati un quaresimale e in questo periodo invitò la popolazione a costruire, accanto all’ospedale dell’Annunziata, un convento.  Fu tanto persuasivo il frate che i cittadini, con a capo il sindaco e i decurioni, si misero all’opera per trovare i fondi necessari. Il 12 giugno 1484 il generale dell’ordine dette la concessione di una confraternita sotto il nime del Santo Rosario. La chiesa fu consacrata dal vescovo di Acerno mons. Geronimo il 3 giugno 1496. 

Il convento fu soppresso con decreto del 30 aprile 1807 dal re Giuseppe Buonaparte. Il chiostro, in forma rettangolare, una vera opera d’arte, aveva al cento una cisterna con otto becchi fuoriuscenti, alimentata da acque piovane. Sono ancora intatti due splendidi porticati: quello inferiore è composto attualmente da 19 colonne (in origine 22) coi capitelli lavorati finemente, l’uno differente dall’altro; quello del piano superiore aveva 18 colonne di dimensioni minori; oggi se ne contano 13 e su un capitello è scolpito lo stemma del comune, il fagiano o “la fasana”.

Le volte del chiostro inferiore erano artisticamente dipinte, e nonostante rovinate dalle intemperie, conservano uno stile personale di buon vigore espressivo e di discreta sensibilità nell’accostamento dei colori. Il loggiato, invece, presenta pitture quasi indecifrabili. Notevole qualche scultura. il colonnato è opera di un  ottatese, precisamente di Francesco Romano: lo si denota  da un capitello ove si legge “opus factum a magistero Francisco Romano optato”. Le pitture sono opera di un cittadino di Polla, tal F.R. Seccodato, lavoro eseguito nel 1590, come si può leggere sulla porta d’ingresso del convento, a sinistra: “F.R. Ant. Seccodatus, terre apollae pixit sub A.D. 1590