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“… e tenera è la luce”

Con la Mostra di pittura all’aperto “… e tenera è la luce”, Ottati ha affidato al segno e al colore, alle ombre e alle luci dell’Arte il compito gravoso e affatante di raccontare le sue storie e le sue attese. Ventitrè gli artisti coinvolti nella mostra, a cura del critico Luigi Crescibene, per ottanta opere complessive, allestite lungo tre itinerari:

“La luce e l’infinito”, nella zona più moderna di Ottati, dove si possono ammirare espressioni di surrealismo e arte concettuale; 

“La vita nel segno del colore”, in un’area intermedia, dove insistono costruzioni d’epoca medievale accanto ad edifici moderni e dove il figurativo gioca a rimpiattino con il moderno;

“Nel colore del tempo”, nella zona più antica, dove le opere richiamano testimonianze e ricordi della cultura contadina.

I nomi degli artisti appartengono perlopiù al panorama regionale: Massimo Capozzoli, Gelsomino Casula, Magda Cilione, Lorenzo Cleffi, Salvatore Damiano, Nera D’Auto, Carmela di Ruberto, Tullio Grassi, Karmen Iorio, Fulvio Laganà, Gina Lo Conte, Michele Marino, Michele Masi, Paolo Carlo Monizzi , Anna Maria Pugliese, Michele Rega, Angelo Roberto, Antonio Sabetta e Pasqualino Sorgente.

Ma espongono nell’insolita mostra “en plein air” anche l’argentina Eva Manzella, la molisana Flora Reale, la veneziana Francesca Rodighiero e la barese Angela Vinciguerra.

A differenza  di altri “paesi dipinti”, come Furore in costiera amlfitana, Ottati non ospita murales, ma veri e propri quadri incorniciati e protetti da uno speciale materiale simile al vetro infrangibile. Queste opere fanno di Ottati un “paese d’arte” dove i visitatori, trovando un  ospitalità calda e discreta, potranno sperimentare emozioni, trasalimenti e un’idea del bello, declinato nelle sue forme più avvincenti.